Servier completa l’acquisizione della danese Symphogen

photo by Max Adulyanukosol

 

Servier ha finalizzto l’acquisizione della biotech danese Symphogen A/S, che rappresenterà così il centro di eccellenza per gli anticorpi di Servier in diverse aree terapeutiche, tra le quali l’oncologia. Symphogen diventa in questo modo una controllata di Servier, mantenendo la propria autonomia operativa. La sua sede centrale continuerà ad essere a Ballerup, in Danimarca.

Le aree di ricerca più importanti di Symphogen sono la terapia sostituiva delle immunoglobuline, l’oncologia e le malattie infettive. L’azienda è stata fondata nel 2000 e dispone di brevetti su una piattaforma tecnologica chiamata Symplex e su una piattaforma di produzione di farmaci chiamata Sympress. Ha un centinaio di dipendenti.

Claude Bertrand, Executive Vice-President Research & Development di Servier, ha commentato: “Il completamento di questa acquisizione permette a Servier di potenziare le sue capacità anticorpali in oncologia e in altre aree terapeutiche. Questa efficiente piattaforma di ricerca e scoperta di anticorpi di Symphogen rafforzerà le nostre capacità in R&D e la nostra pipeline, in linea con il nostro obiettivo di rendere disponibili trattamenti salvavita a un maggior numero di pazienti in tutto il mondo”.

 

Servier è una società farmaceutica internazionale indipendente, governata da una fondazione non-profit, con sede in Francia (Suresnes). Presente in 149 paesi e con un fatturato di 4,6 mld nel 2019, Servier impiega circa 22.000 persone in tutto il mondo. Il focus dell’azienda è  su malattie cardio-vascolari, diabete, oncologia, malattie immuno-infiammatorie e neuropsichiatria. In Italia il Gruppo è composto da due filiali commerciali, Servier Italia e Istituto Farmaco Biologico Stroder con più di 400 dipendenti totali, e dall’Istituto di Ricerca Servier.