AstraZeneca e il vaccino della Oxford University: l’azienda fornirà ai Paesi europei fino a 400 milioni di dosi

photo by Md. Shazzadul Alam

 

AstraZeneca ha raggiunto un accordo con la Inclusive Vaccines Alliance europea, guidata da Germania, Francia, Italia e Paesi Bassi, per una fornitura che arriverà fino a 400 milioni di dosi del vaccino per il COVID-19 dell’Università di Oxford e la cui distribuzione inizierà a partire dalla fine del 2020. Lo dichiara la stessa AstraZeneca in un comunicato ufficiale.

Con tale accordo, si legge sul sito dell’azienda, l’Inclusive Vaccines Alliance mira ad accelerare la fornitura del vaccino e a renderlo disponibile ad altri Paesi europei che desiderino partecipare all’iniziativa. L’Alleanza si è inoltre impegnata ad offrire un accesso equo al vaccino ai Paesi europei che vorranno farne parte.

Il vaccino è attualmente in fase di sperimentazione grazie alla collaborazione con l’Università di Oxford a cui partecipa anche l’italiana IRBM, tramite la sua divisione Advent per i vaccini innovativi. Parallelamente, AstraZeneca continua a costruire diverse catene di approvvigionamento a livello globale, inclusa l’Europa. L’Azienda sta cercando di incrementare ulteriormente la sua capacità produttiva ed è aperta alla collaborazione con altre aziende al fine di rispettare il suo impegno di sostenere l’accesso al vaccino senza alcun profitto durante la pandemia, continua la nota ufficiale.

Lorenzo Wittum, Presidente di AstraZeneca Italia, ha dichiarato che “AstraZeneca si è impegnata per assicurare la produzione di 2 miliardi di dosi su scala globale di un vaccino che al momento è già in fase sperimentale sull’uomo. Ci siamo impegnati per promuovere e facilitare il dialogo tra le Istituzioni anche grazie alle eccellenze presenti sul territorio italiano. Desidero ringraziare il Ministro della Salute e il Governo italiano per l’impegno profuso nel raggiungere questo accordo velocemente. Aspettiamo fiduciosi i risultati della sperimentazione perché solo allora, se saranno positivi, questo accordo e l’impegno di tutti i partner coinvolti, avrà pieno significato e la speranza di ritornare alla normalità sarà concreta”.

L’Azienda ha recentemente concluso accordi similari con il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations e Gavi the Vaccine Alliance per 700 milioni di dosi e ha concordato un accordo di licenza con il Serum Institute of India per la fornitura di un ulteriore miliardo di dosi, principalmente destinate ai paesi a basso e medio reddito. La capacità produttiva totale è attualmente pari a due miliardi di dosi.

L’Università di Oxford ha dichiarato il mese scorso l’inizio di una sperimentazione clinica di fase II/III con AZD1222 nel Regno Unito su una popolazione di circa 10.000 volontari adulti. Ulteriori studi clinici di fase avanzata dovrebbero iniziare in altri Paesi. L’azienda riconosce che il vaccino potrebbe non funzionare, ma è comunque impegnata a far avanzare rapidamente il programma clinico e ad aumentare la produzione a rischio.

(fonte: Astrazeneca.it)