AIFA, aziende Farma, Regioni e Province Autonome insieme contro le carenze COVID

photo by Clay Banks

 

(Aifa) L’attuale situazione epidemica è caratterizzata da nuovi bisogni terapeutici, da una rilevante dinamicitànelle proposte di schemi terapeutici on label e off label, nonché da specifiche esigenze organizzative nell’erogazione delle cure. Inoltre, il carattere diffusivo dell’epidemia richiede una particolare tempestività nella definizione ed applicazione delle disposizioni.
Nel picco della crisi, iniziato intorno a metà marzo, l’improvviso aumento delle richieste di farmaci normalmente a bassa diffusione, come alcuni antivirali (peraltro all’epoca ancora non valutati rispetto alla terapia COVID), ha generato un contraccolpo sulla rete distributiva che ha toccato anche il territorio, dove la reperibilità di alcuni dei prodotti ha incontrato difficoltà improvvise. AIFA ha dovuto rispondere
autorizzando rapidamente l’importazione di grandi quantitativi dei prodotti richiesti dai protocolli, che però via via cambiavano, modificando i fabbisogni attesi in modo repentino.
In parallelo, con l’occupazione crescente dei reparti di cura intensiva aumentava invece la domanda per farmaci necessari alle rianimazioni, come gli anestetici, la cui produzione presenta aspetti critici che rendono complesso incrementarne la disponibilità: ad aumentare la complessità contribuiva una richiesta scoordinata dal territorio, che faceva sì che le singole strutture ospedaliere si ritrovassero a competere per approvvigionarsi, generando rigidità per cui le scorte delle aree ancora non toccate dal virus difficilmente potevano essere messe a disposizione della rete, in previsione dell’arrivo dell’emergenza.

Per dare una risposta alle nuove esigenze determinate dalla pandemia, AIFA ha predisposto una risposta organizzativa che si è rivelata efficace, costituendo una vera e propria “comunità di esperti”. Ovvero una rete operativa che ha visto il coinvolgimento dei referenti delle Regioni, con il compito di vigilare per monitorare e raccogliere tempestivamente le esigenze del territorio, e permettendo di realizzare interventi tempestivi (garantendo per esempio l’approvvigionamento degli ospedali da parte delle aziende attraverso le Regioni). Tale comunità ha permesso alle aziende farmaceutiche di fornire supporto in tempo reale, attraverso la relazione con AIFA resa possibile dalla rete gestita da Assogenerici e Farmindustria.
Questa modalità operativa ha permesso di razionalizzare la comunicazione ed il flusso informativo. La raccolta di informazioni, intesa come ricognizione delle esigenze e criticità nonché delle buone pratiche si è anche tradotta di fatto nella costituzione di un osservatorio nazionale di dati di “real world”: la formula di successo è stata “fare sistema”, condividendo le problematiche per permettere di anticipare le soluzioni.

Il modello realizzato della rete operativa ha consentito inoltre di condividere conoscenze e competenze. E dunque di individuare concretamente soluzioni operative applicabili, sostenibili ed efficacemente declinate in risposta agli effettivi bisogni emersi dal contesto di emergenza.
Se alcune delle azioni “reattive” come il monitoraggio delle carenze, la gestione delle donazioni e la definizione di criteri condivisi di ripartizione possono essere legate proprio alla situazione emergenziale, altre attività realizzate in maniera condivisa hanno offerto spunti e soluzioni di prospettiva. La circolazione delle buone pratiche all’interno della rete della “comunità di esperti”, ha permesso in particolare di copiare le prassi efficaci tra le Regioni, evitando duplicazioni di attività e ottimizzando l’uso delle limitate risorse disponibili.

La creazione di tale rete ha permesso anche alle Regioni di snellire l’organizzazione interna per la gestione dei flussi informativi tra ASL e Regione sulle carenze ospedaliere.

Tra le varie misure messe in piedi da AIFA,  – d’intesa col Ministero della Salute, le istituzioni europee, le industrie e le Regioni (a seconda degli ambiti) – c’è stata la gestione processi di semplificazione emergenziale rispetto a procedure che avrebbero rischiato di rallentare l’afflusso di farmaci essenziali verso la nostra rete. Gli interventi rispetto a bollinatura, importazione di principi attivi stupefacenti, liberazione straordinaria di lotti (ossigeno con contenitori a norma diversi da quelli dei dossier, farmaci analizzati o prodotti con variazioni
rispetto all’AIC) hanno avuto come obiettivo la continuità della disponibilità dei medicinali essenziali.

 

Per il documento completo visita il sito www.aifa.gov.it